domenica 30 gennaio 2022

Estratto 49

 

(Prima pubblicazione: venerdì 21 maggio 2021)

Futurologia

 Futurologia 

In altri tempi, abbiamo imparato a leggere nel movimento  delle stelle, poi il sangue degli agnelli sacrificali o dei polli. Siamo passati attraverso l'arte divinatoria della lettura delle semplici carte o dei tarocchi, persino dei fondi di caffè, per mezzo delle sfere di cristallo, arrivando fino alla lettura delle linee del palmo delle mani. E ora, ai nostri giorni, siamo costretti a cercare di leggere il nostro futuro, ma soprattutto i pensieri, solo dagli occhi delle persone, oramai nascoste dalle mascherine.

mercoledì 26 gennaio 2022

Archivio 48

 

(Prima pubblicazione: lunedì 22 agosto 2016)

virus



- Ciao.
- Ciao. Hai una faccia...
- Davvero ?
- Si, si. Che ti succede?
- Beh. Sai...
- Sputa il rospo.
- Insomma...ecco.... Ti ricordi quella ragazza di cui ti parlavo. Quella che ho conosciuta su Effebi....Che ci stavamo frequentando, usando Whatsapp...
- Si, certo che la ricordo; l'ultima volta mi hai pure fatto vedere la sua foto svestita.. Una Dea.
- Beh. Si.... Lei... Ecco: ci siamo dati un appuntamento vero. Ci siamo piaciuti. È stato un vero sballo.
- Mi pare una buona cosa. Perché quella faccia, allora?
- Mi sono beccato un virus...
- Uhh.... Mamma mia!  E io chissà che mi credevo.... Che telefono hai? Lumia Microsoft? Mettici Avira antivirus, che è pure gratis.

Archivio 47

 

(Prima pubblicazione: sabato 12 marzo 2016)

all-less

Alcuni sono profumatissimi. Un eccesso di fragranza forte, che ti arriva addosso, mentre passano vicino e resta per qualche secondo. Altri invece, sanno soltanto di pulito. Niente gel luccicante sui capelli. Oppure si distinguono per i jeans dello stile che piace ancora a loro, fin da quando li portavano da ventenni. Mentre i più giovani  sono audaci e seguono la tendenza, con gli strappi al punto più o meno giusto. Barbe o visi lisci. Spesso meno pallidi di come te li aspetti. Poi ci sono i solitari. Quelli che attendono sullo spigolo del marciapiede, di fronte alla scuola. e sembrano dei padri ansiosi, che aspettano i figli alla fine delle lezioni. Dall'altro lato, dove la palazzina d'epoca lascia libero un bellissimo quadrato di sole, il gruppetto che si bea del tepore  fuori stagione.  Parlano tra loro, come i vecchietti delle  piazze di chiesa nei paesini. Esprimono pareri animati. Scambiano consigli esperti. Sono così numerosi, in quel.crocevia del centro della città. Proprio davanti al liceo da cui sono venuti due presidenti della Repubblica. Eppure non sembrano avere niente in comune tra loro. Se non quella inusuale sportina di plastica biodegradabile. Con quella scritta identica per tutti. "Issimo. La spesa semplice". Una busta bianca e rossa che li accompagna, mentre escono dal portone di ferro. Quello con la targa dorata. Caritas diocesana.

domenica 2 gennaio 2022

Archivio 46 ("buone giornate e buone serate")


(Prima pubblicazione 7 dicembre 2014)


estratto da: buone giornate e buone serate

 

Ci sono storie che non puoi svelare a chi le ha vissute. E che non vuoi raccontare a tutti gli altri.
 
 
Buone Giornate
 
 II
Raccontano che, durante la seconda guerra mondiale, quando gli aerei avevano difetti inspiegabili, gli aviatori davano per certo che il guasto fosse opera dei "Gremlins". Piccoli esseri, animali-folletti, astuti e perfidi. Capaci di sabotare ogni parte dei velivoli, mettendo a repentaglio la vita degli equipaggi. Forse qualcuno di loro è arrivato anche dentro la carlinga delle nostre vite.  Hanno rubato il tempo, la vicinanza, la confidenza, l'intimità.   Hanno sottratto i pensieri, i progetti, le fantasie, i desideri.  Hanno divelto la voglia di dire, fare, baciare, come scassinatori provetti. Ci hanno lasciato le lettere.   Un po' per consolare della mancanza.  Un po' per acuire la sofferenza della perdita.  Perché i Gremlins sono così.  Perfidi.
(Per cui, oggi, prima di iniziare il volo, fate tutti i controlli. Poi volate tranquilli. Buona giornata.)
 
(omissis)

Buone serate
 
I
Ci dev'essere freddo, la'  fuori. Lo capisco dai vetri appannati.  E penso che sarebbe tutto più facile, se i cuori fossero di cristallo, per farci vedere subito, la temperatura dei sentimenti.
(Heart of Glass. Blondie). Buona serata.
 
 II
Oggi non ho storie per voi. Stanno tutte rinchiuse dentro una piccola scatola di legno di balsa. Di quelle scatoline intarsiate, che Zia Vanna intagliava e assemblava, incollandole con il Vinavil. Che usava per tenerci aghi, fili, nastri, bottoni, e tutto quello che le serviva per adattare i suoi vestiti, sempre colorati e stretti in vita. A volte aggiungeva al coperchio della scatola, un panno di velluto bordo' (mi perdonerete, ma l'ho voluto scrivere proprio come lo scriveva lei, quando prendeva appunti sui cartamodelli degli abiti). In certi casi, agganciava persino un minuscolo lucchetto ottonato, occultandone la chiavetta nel centrotavola di Limoges. Un nascondiglio irraggiungibile, per un bambino com'ero io. Così, per me restava un compito impossibile, aprire quel piccolo scrigno traforato e il suo contenuto. Come allora, stasera sono troppo piccolo per raggiungere la chiavetta di ottone. E non potrò aprire la scatola delle mie storie per voi.
Buona serata.