martedì 27 dicembre 2022
Stanco Natale (Repeat of 2016)
martedì 6 dicembre 2022
Pre-sentimenti
(Prima pubblicazione 16 novembre 2015) (Incredibile, vero?)
Illusi.
Sognanti.
Abbiamo davvero creduto che la guerra fosse fatta di divise colorate, medaglie scintillanti, canzoni e fanfare urlate al ritmo di tamburi e trombe squillanti.
Qualcuno ci doveva risvegliare.
Qualcuno ce lo doveva fare ricordare.
Che la Guerra è la Paura. Unica e riconoscibile ovunque. La stessa che un tempo faceva stare acquattati sotto il legno marcio di una trincea. E che oggi, allo stesso modo, fa restare ranicchiati sotto il tavolino di un bar. Come soldati in attesa del prossimo assalto. Con il telefono in mano, così come i soldati tenevano in tasca la foto sgualcita della loro famiglia. Unico segno dell'essere vivi.
(Cercate questa vecchia notizia, cercate il video e capirete)
sabato 3 dicembre 2022
Politicamente (s)corretto ("fallo tecnico").
mercoledì 30 novembre 2022
venerdì 16 settembre 2022
Razio-na-menti
Anatomo-fisio-patologia
martedì 12 luglio 2022
Au tu (corso rapido per poco-facenti musicali)
In questi tempi così cupi,
vi porto con me
in un gioco classico
per chi si occupa di musica pop.
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Impegnatevi ad ascoltare con leggerezza, un minuto di questo primo link a YouTube.
https://youtu.be/knzDT7-7HEg
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Non andate via.
Provate a sentire il primo minuto e mezzo di questo secondo link a YouTube.
(Senza chiedervi troppo cosa c'entri, ascoltate la musica)
https://youtu.be/XW2LoRqikWI
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Resistete, adesso e cercate di riconoscere il fil-rouge che vi porta questo terzo link a YouTube.
https://youtu.be/LNBjMRvOB5M
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Ci siete riusciti?
Bene. Avete riscoperto una delle più geniali trovate musicali, ironiche e per quei tempi, quasi iconoclaste (oggi sarebbe stato un rischio per i leoni da tastiera che avrebbero urlato alla blasfemia)
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Ora potete spingervi oltre:
Come prima, ascoltate con leggerezza dal minuto 2,10 per un minutino, la musica del video su questo link a YouTube.
https://youtu.be/KqrY3G2mwjY
E adesso, seguite con il vostro migliore orecchio, i punti al minuto 1,40 / poi 2,10, e ancora 3,30. di questo vecchio video sempre sul link a YouTube.
https://youtu.be/4k9oUGk8C2w
Due storie senza paragone, ma il divertimento (e l'effetto) è assicurato.
sabato 18 giugno 2022
Archivio 56 (Estratto da "la vita a 40 gradi")
(Prima pubblicazione domenica 20 luglio 2014)
Archivio 55 (Estratto da "goethe & morgana")
(Prima pubblicazione domenica 1 giugno 2014)
Se tocchero' la tua mano,
E tu sarai di nuovo materia.
O per sempre sogno.
martedì 7 giugno 2022
Archivio 54 ("Errori")
(Prima pubblicazione lunedì 11 novembre 2013)
Errori
Nei viaggi di rientro, rivedo la giornata trascorsa. Metto in fila tutti gli errori. Li spiego a me stesso. Quasi sempre li riconosco. Quasi mai riesco a giustificarli. E non me ne faccio mai una ragione. Cerco di trarne l'insegnamento. Anzi, li tormento senza smettere, i miei poveri errori. Torcendoli e strizzandoli, come si fa con uno straccio a cui si vuol togliere fino all'ultima goccia d'acqua di cui è intriso. Mi fermo solo quando le mie mani sono dolenti e fradicie, le mie braccia sono esauste. Quando il mio cuore, disseccato, inaridito, sfinito, quasi non batte più.
giovedì 2 giugno 2022
Archivio 53 (The break - in the wall-)
(Prima pubblicazione giovedì 8 agosto 2019)
The break (in the wall)
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Un dubbio appeso |
The break
domenica 29 maggio 2022
Imprenditore presso me stesso
giovedì 26 maggio 2022
Sere d'influenza
mercoledì 18 maggio 2022
Frecciarossa mille
Frecciarossa
domenica 8 maggio 2022
I giorni della guerra
venerdì 6 maggio 2022
Nero (re-edit 2015 2022)
(Prima pubblicazione venerdì 18 settembre 2015) (re-edit 06 maggio 2022)
nero
Qualcuno dovrebbe iniziare a dirla. Qualcuno dovrebbe iniziare a raccontarla, la storia di quella grande costruzione, emersa nel punto in qui sparisce la nebbia della pianura. Al confine tra i possedimenti di Lord Piercy e le paludi delle zanzare. Punto di passaggio tra le ultime chiudende del Marghine e i resti dei terreni che furono dei vescovi, sterminati dalla malaria.
Mio fratello più piccolo sostiene che a nessuno, ormai, possa interessare la storia di quella stazione ferroviaria a scartamento ridotto. Lui ritiene che non ci siano più le anime libere, disposte a sentire l'emozione di quella signora magra e alta. È convinto che ci sia in giro alcuno capace di ascoltare le sensazioni di un ragazzino
Mio fratello più piccolo crede che nessuno voglia conoscere chi sia stata e cosa sia, ora, quella donna vestita di nero.
Si, perché da noi, ogni mistero è vestito di nero. Ogni storia che si nasconde dietro a una sconosciuta, dev'essere una storia che non può avere altro colore, se non quello del lutto. Al più, talvolta, si può aggiungere il rosso vinoso del sangue dei Miserabili. Raramente quello più vivo dei nobili decaduti, delle maestrine romantiche o del generale Lutzu di Borore.
Eppure ci sarà un motivo se per lui, mio fratello più piccolo, quella stazione a scartamento ridotto, oggi non è fatta di binari, né di vecchi vagoni di legno pitturato trenta volte di grigio. Ci sarà un insegnamento, come dice la mia maestra di San Vero, se fra tutti i suoi ricordi di ragazzino, lui racconta ancora di quella signora alta. Alta come lo sono tutte le donne, agli occhi di un dodicenne. Forte, come lo sono tutte le donne agli occhi dei cinquantenni.
E anche se non lo ammette, penserà che è un vero peccato non trovarlo ancora appeso. Adesso che ha l'età e l'altezza giusta, per guardare da vicino e toccare quel telefono. Nero. Come gli abiti della signora che aspettava i treni.
Scomparso anche lui, senza avere potuto far sentire la sua voce. Senza avere raccontato quella storia.
lunedì 25 aprile 2022
Cerchi nel grano
Da qualche giorno, i biscotti del mattino hanno un sapore differente.
Non è per il grano diverso, che ora arriva dal Canada,
o per un altro tipo d'olio, che ora arriva dal Venezuela.
È il pensiero che le guerre non si perdono,
ma ci si perde, nelle guerre.
Sono pezzi di noi che, abbandonati e stracciati, vanno via,
senza farci sapere
se camminiamo avanti, verso qualche luogo,
o giriamo in tondo, lasciando sulla terra un cerchio,
che non è neppure nel grano.
martedì 19 aprile 2022
Via Maris (Archivio 53) (2015)
(Prima pubblicazione venerdì 18 settembre 2015)
perso
È una giornata importante. Vestito bene. Pantaloni blu, maglietta rossa con scarpe abbinate. Non mi devo sporcare il vestito nuovo. Non devo giocare con la terra. Devo stare attento a non cadere.
Non sono stato bravo. Non ho mantenuto la promessa. Ma non sento le urla di mia madre, ora che sono sporco di sabbia, bagnato fradicio fin dentro i miei piccoli polmoni. Ora che sono riverso addormentato sulla spiaggia di fine estate. Perso
martedì 12 aprile 2022
Sottofondi
Sardegna (ich bin ein...) Archivio 53
(Prima pubblicazione martedì 9 aprile 2019)
cagliari (ich bin ein...)

lunedì 11 aprile 2022
Archivio 52 (estratto da "parole & cervelli")
(Prima pubblicazione martedì 24 marzo 2015) (estratto)
(...)
domenica 13 marzo 2022
Archivio 51
Estratto da "zibaldoni"
(Prima pubblicazione venerdì 31 marzo 2017
mercoledì 9 marzo 2022
Archivio 50
(Prima pubblicazione: marzo 2016)
Forse riusciremmo a vivere senza di loro. Ma è difficile immaginarla, ormai, una vita senza auto.
martedì 8 marzo 2022
Nuovi testa-menti
Il nome di Dio invano
sabato 5 marzo 2022
La fortuna è Ceca
Non pregate.
mercoledì 2 marzo 2022
Vladimir Sputnik & la globalcanizzazione
martedì 1 marzo 2022
Buon otto
Ascolto molte volte.
Vedo così tanto.
Tutte quelle storie di donne.
domenica 30 gennaio 2022
Estratto 49
(Prima pubblicazione: venerdì 21 maggio 2021)
Futurologia
Futurologia
In altri tempi, abbiamo imparato a leggere nel movimento delle stelle, poi il sangue degli agnelli sacrificali o dei polli. Siamo passati attraverso l'arte divinatoria della lettura delle semplici carte o dei tarocchi, persino dei fondi di caffè, per mezzo delle sfere di cristallo, arrivando fino alla lettura delle linee del palmo delle mani. E ora, ai nostri giorni, siamo costretti a cercare di leggere il nostro futuro, ma soprattutto i pensieri, solo dagli occhi delle persone, oramai nascoste dalle mascherine.
mercoledì 26 gennaio 2022
Archivio 48
(Prima pubblicazione: lunedì 22 agosto 2016)
virus
- Ciao.
- Ciao. Hai una faccia...
- Davvero ?
- Si, si. Che ti succede?
- Beh. Sai...
- Sputa il rospo.
- Insomma...ecco.... Ti ricordi quella ragazza di cui ti parlavo. Quella che ho conosciuta su Effebi....Che ci stavamo frequentando, usando Whatsapp...
- Si, certo che la ricordo; l'ultima volta mi hai pure fatto vedere la sua foto svestita.. Una Dea.
- Beh. Si.... Lei... Ecco: ci siamo dati un appuntamento vero. Ci siamo piaciuti. È stato un vero sballo.
- Mi pare una buona cosa. Perché quella faccia, allora?
- Mi sono beccato un virus...
- Uhh.... Mamma mia! E io chissà che mi credevo.... Che telefono hai? Lumia Microsoft? Mettici Avira antivirus, che è pure gratis.
Archivio 47
(Prima pubblicazione: sabato 12 marzo 2016)
all-less
domenica 2 gennaio 2022
Archivio 46 ("buone giornate e buone serate")
(Prima pubblicazione 7 dicembre 2014)
estratto da: buone giornate e buone serate
Ci sono storie che non puoi svelare a chi le ha vissute. E che non vuoi raccontare a tutti gli altri.
(Per cui, oggi, prima di iniziare il volo, fate tutti i controlli. Poi volate tranquilli. Buona giornata.)
Ci dev'essere freddo, la' fuori. Lo capisco dai vetri appannati. E penso che sarebbe tutto più facile, se i cuori fossero di cristallo, per farci vedere subito, la temperatura dei sentimenti.
(Heart of Glass. Blondie). Buona serata.
Buona serata.