sabato 4 dicembre 2021

Archivio 45 ("mutanti")

 


(prima pubblicazione venerdì 13 gennaio 2017)

mutanti




La vedo. Così luminosa.  Capita spesso di non poterne fare a meno. A volte resto davanti a lei, come incantato. Come fosse la prima volta. Come se non sapessi cosa fare.  Eppure so benissimo il motivo per cui la cerco, per cui mi avvicino a lei. Allungo la mia mano, scorrendo e sfiorandola, fino a fermarmi sul posto giusto, che riconoscerei a occhi chiusi. Quel punto che la farà scattare. Che riuscirà a soddisfare la mia voglia di piacere. Mi piego ancora di più verso di lei, ancora più in basso, per prendere quel piacere caldo e profumato. E poi la passo a un altro. "Per te, invece, caffè o ginseng?". Credito 50 centesimi.















Wolverine

Quando sei solo e parti col buio,  certe canzoni sono carezze leggere, che si fanno sottili, fino a diventare taglienti. E tu spingi verso di loro per farle andare più a fondo. Incurante del sangue. Vivo.


Nightcrawler

Due lucertole preistoriche, a forma di nuvola, nuotano nel cielo del giovedì. Mentre io, come un fossile vivente, aspetto uno scienziato pazzo, che estragga il mio dna, per darmi nuovamente vita.


Sabretooth

Alzo in alto la mano, a palmo aperto. Distendo le dita, a raggiera, come un rastrello che raccoglie i fili di vento, che ci passano attraverso.


William Stryker

Mille aghi di solitudine. Ognuno di essi, così piccolo e indolore. Inflitto in un punto imprecisato. Così da non poterli strappare via.


Jean Grey

Stasera, questa collina è bellissima. Il vento si fa sentire, come certe mani posate in movimento. Striscia teneramente. Come volesse levigare il viso, al pari di quelle panchine di pietra ruvida. Racconta ciò che non è, ascoltando quello che non esiste.












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