(Prima pubblicazione 14 ottobre 2017) (Ecco perché i modelli di telefono citati sono vecchi)
romeo giulietta e la mela
Immagino.
Oggi immagino proprio quei due ragazzi eterni. Romeo lo stupidotto e Giulietta la quadrata. Il Romeo tanto timido da mostrarsi sfacciato in pubblico. La Giulietta sinuosa nei pensieri, al punto da non riconoscervisi.
Certo. Avete ragione. Non si possono usare parole così lunghe e attorcigliate come "riconoscervisi". D'altronde anche i due di Verona erano sufficientemente contorti. Meravigliosamente, s'intende.
E poi, il balcone. Io me l'immagino oggi, il balcone di Giulietta; con Romeo due piani sotto e lei con la brezza che la rende ancora più incantevole, proprio come nei film di Muccino. Mentre lui, come un banale Scamarcio, resta là, in mezzo all'erba umida, al freddo; con le lumache sotto le suole degli scarponi inzaccherati. Magari era proprio per quello che la famiglia di Giulietta non ce lo voleva dentro casa.
Si, me li immagino entrambi, oggi. Giulietta con il suo IPhone8, sottile e diafano proprio come lei. Romeo con il Samsung S8. Lui che le scrive parole di passione e di sentimento. Espressioni nascoste al resto del mondo. Immagini ritagliate dalla propria vita per essere regalate solo a lei. Immagino il lieve afrore del viso di Giulietta, nel leggere quelle frasi, che nascondono il suo nome ovunque. Che mostrano un desiderio fatto di puntini di sospensione e di lettere punteggiate, che si completano solo nel silenzio dei pensieri della sua mente. Così oggi, quel balcone non trova scale per essere raggiunto. Quel balcone fatto di messaggi e piccole faccine in cui ogni parola scritta, sembra pronunciata dal patio in cui Romeo sosta per notti intere, senza mai raggiungere Giulietta. Perchè le scale, con i telefonini, non servono
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