giovedì 11 giugno 2020

l'argento degli sciocchi








Quelle rocce 
che a guardarle, ancora oggi
raccontano la sorpresa 
della lava incandescente che, 
a strati terrorizzati,
si accumulava 
retraendosi inutilmente
e senza riparo, 
dall'acqua gelida.







Quello che sentì sulla pelle, 
che sembra vento sabbioso 
di maestrale sulla spiaggia. 
Aghi di pino conficcati 
mollemente sulla schiena distesa.
Vene sollevate ed elastiche 
come corde tese.
Graffi bagnati dall’acqua salata.
Soltanto lo scrocchiare microscopico
dei grani di sabbia schiacciati 
dal tuo piede, a farti da guida.
La tua gola secca, a cui non basta
un lago d'acqua dolce,
ma che si ferma su una 
bocca umida, che possa 
rinchiudere fuori
tutta la polvere della
siccità di un cuore 
rinsecchito.
Quello che senti sulla pelle,
che sembra vento sabbioso 
di maestrale sulla spiaggia.
È lui. Ricordo.





venerdì 5 giugno 2020

Tunnel of love



Come nel tunnel dell'amore,
entra con me dentro 
lo scavo archeologico 
dei miei ricordi.
Penetra nelle forme rotonde
di gallerie appena sufficienti 
a lasciarci passare 
tra le pareti 
che sfiorano fangose,
le nostre teste, portate via
dalla corrente d'aria 
che urla in senso contrario.
Per non farti vedere,
nel buio tortuoso, 
pensieri deformi come corpi
oramai rinsecchiti
o bozzoli bavosi,
che sono stati 
gli uni amori lasciati 
senz'acqua 
o gli altri passioni denutrite.
Incapaci di prendere
luogo nella vita 
e per questo condannati 
ad aspettare, inutili e muti,
il tuo passaggio. 
Troppo rapido 
per essere catturato.
Troppo breve per sentirne
le grida, stracciate 
come le vesti di colui 
che dispera.
O che di troppo amore 
sente le raffiche di vento,
squarciare ogni velo 
che ricopre la tua carne.