giovedì 6 febbraio 2020
Freestival
Quante storie avrei potuto raccontarti su ogni canzone.
E quanti segreti mi avresti svelato su di esse.
Dimmi che sapore ha la voce dei cantanti.
E che profumo si sente, mentre si sognano le note?
Letture impossibili
Geo-grafie.
A volte mi domando se tu continui a viaggiare in ogni direzione, misurando le soste e calcolando le linee dei tragitti.
Mi capita spesso, quando mi fermo all’aperto, lungo la statale. Specialmente nelle serate in cui, come oggi, resto in piedi a fianco all’auto e alzo il mento per sentire meglio il vento forte, che pare spingermi da ogni parte.
Come se con la forza incontenibile delle sue raffiche, cercasse, furente, di trovare l’ultima direzione in cui tu sia passata.
Analisi il-logica
Misuro i sentimenti, posando il metro di tela gialla lungo la linea che disegna luoghi immaginati da tutti e conosciuti da nessuno.
Come un sarto, giro delicatamente attorno alle curve, senza tendere nè stirare. Segno con la vecchia matita, di cui bagno il carbone con la punta della lingua, perché la saliva faccia scorrere meglio mentre scrivo i numeri e faccio le somme prima di moltiplicare lati e angoli.
Poi mi fermo a guardare. Perché la passione a volte può avere la forma di uno spazio di asfalto. La somma delle basi e il prodotto diviso per due.
mercoledì 5 febbraio 2020
antiaquariato
La notte potrei camminare nel buio,
andando a tentoni,
per acciuffare nuvole a caso.
Da portare con me senza sapere dove,
per disporle come si faceva col muschio
dei presepi,
un po' per caso e un po' per piacere.
Per fartele trovare il mattino dopo
al tuo risveglio,
mentre lo sguardo appena socchiuso
vola dritto e perpendicolare al mondo,
rimbalzando
su quei batuffoli bianchi.
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