mercoledì 17 luglio 2019
eclissi
Comprendo i vampiri,
ora che viaggio nell'ombra,
evitando i raggi del sole,
perché non mi rendano visibile a te.
Capisco perché non possano sopportare
la luce del giorno,
che manifesti la loro vera natura
e la sofferenza del desiderare
inutilmente
di posare le labbra sul collo.
Riesco a sentirlo,
il sapore del sangue tiepido
che passa da un corpo a un altro.
Cosi simile al sapore della tua pelle
sottile, tesa e arrotolata
a sostenere il tuo capo.
Con la bocca capace di sprofondare
nella polpa soffice,
mischiando i liquidi color porpora,
senza neppure conficcarsi.
Perché il tuo sangue è' scivolato nel mio,
come se le stesse nostre vene
fossero avvinghiate, a contorcersi.
Incapaci di distinguere il limite
che dovrebbe separare,
netto come lama,
il dolore da ciò che non lo è.
Penetrato uno nell'altra
senza alcuna incisione,
come attraverso uno strappo
invisibile.
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