Muse perdute.
Getto uno sguardo senza emozione ai colori azzurri e arancione dell’alba.
Come certi stracci con cui spolveri frettoloso, senza cura.
Ovunque ho cercato di ritrovare la mia musa. Mi sono aggrappato a pareti di legno, fino ad avere schegge conficcate sotto le unghie.
Non mi è servito sfregare le mie mani, fino a sentirne bruciare la pelle.
Nell’ombra degli alberi, disegnata dalla luna piena, aspettavo piegato sulle ginocchia, per vedere la luce della tua finestra fino a che si spegnesse.
Ogni sforzo vano e inglorioso.
A testa bassa, non ho più scritto parole come quelle rimaste impigliate nei rami castani dei tuoi capelli
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