Neppure l’aria caldissima degli incendi che mi bruciano
attorno. Neppure il vento secco che prosciuga l’afa del pomeriggio. Persino quello spazzolare energico, che mi arriva in faccia e sulle braccia, alla fine si
arrende. Desiste dal tentativo di asportare quella patina, preziosa come un unguento, sottile come la pelle mutata di un serpente. Anche le folate di asfodelo surriscaldato, non fanno altro che portare a me quell’essenza di profumo di Tutto, che
continua a essere il tuo.
https://youtu.be/9sg-A-eS6Ig
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