Ricreazione
Cercami. Questo è ciò che mi aspetto da te. Cercami ovunque ti sia possibile. Anche dove non ti aspetto. Mi troverai sempre al solito posto. In quella poltroncina rossa, di spigolo, all'ultima fila, alla fine del mondo. Farò come i bambini, che giocano a nascondino, urlando al proprio compagno. "Sono qui!"
Musica
Capisci la bellezza della tua vita adulta, quando ti accorgi che, se a un congresso, metti gli auricolari e ascolti "La notte" di Salvatore Adamo cantata da Morgan, nessun relatore ti interromperà. Nessun moderatore si rivolgerà a te, interrogandoti sull'argomento, né chiedendoti di che cosa stesse parlando. Non come al liceo.
Geometria
Ci sono pensieri che hanno strane forme. Li immagino di forma rettangolare (perché "parallelepipedo con base sul lato lungo" non mi piaceva). Un pensiero con il lato superiore aperto, su cui poggiare un coperchio su misura. Entrambi i suoi pezzi, potrebbero essere colorati d'azzurro. E per tenerli assieme, potrei farci passare sotto e ai lati, uno spago o un filo, che arrivi fin sulla parte superiore. O magari, al posto di spago e filo, potrei usare un nastro blu. E infine, per rendere tutto più solido, ci farei un bel nodo, sotto forma di fiocco. Si, sarebbe proprio pensiero davvero bello. Felice. Gioioso.
Non dirmi che ha l'aspetto di un normalissimo pacco regalo, facendomi notare che, oltretutto, è vuoto. Non è una scatola. È un pensiero con la Pi maiuscola. Non importa se è vuoto. Perché è il pensiero.
Che conta.
Lingue straniere
Dicono che imparare una seconda lingua, imparare a nuotare o ad andare in bicicletta, sia molto più facile iniziando da bambini Farlo da adulti, non è impossibile, ma molto più difficile. Se è così per nuotare o pedalare, figuriamoci per imparare ad amare.
Metereologia
Certe giornate, così improvvisamente fredde. Che i pensieri, intirizziti, balbettano frasi senza senso.
Cronologia
Sparire, per un tempo lunghissimo. Capace di far dimenticare ogni cosa. Poi tornare, scoprendo che sulla terra normale, sono passati solamente tre secondi e mezzo.
Astronomia
La coda di stelle dell'Orsa Maggiore, che sbuca ogni tanto dagli alberi, come certi bambini che saltano fuori d'improvviso, per ridere del tuo finto spavento.
Così quelle stelle disposte a forma di carro, si prendono gioco degli aerei che ci passano attraverso, facendo finta che quella lucetta tremolante, sia un'altra di loro, che muta continuamente la forma della costellazione, ai vostri occhi. Tanto che, se state in silenzio, riuscirete a sentire le loro risate, che fanno eco sull'erba umida, della notte di Ognissanti.
Chimica (Avete presente certi acidi degli anni sessanta?)
Lo circondo. Lo avviluppo tra le mie spire. Morbido, m'infilo tra le sue pieghe più morbide. Il mio palpito dentro le sue parti più nascoste. Sento su di me le scariche elettriche dei suoi pensieri più intimi. Fino ad affondare, soffocato di piacere. Sentendo ancora, nelle narici, il suo profumo bianco e grigio. Resto così, ancora ricoperto dalla sua mielina. Disteso su un letto morbido, di assoni e dendriti. A sorridere ai neuroni.
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