lunedì 28 novembre 2016

orario scolastico



Ricreazione

Cercami. Questo è ciò che mi aspetto da te.  Cercami ovunque ti sia possibile. Anche dove non ti aspetto. Mi troverai sempre al solito posto. In quella poltroncina rossa, di spigolo, all'ultima fila, alla fine del mondo. Farò come i bambini, che giocano a nascondino, urlando al proprio compagno. "Sono qui!"


Musica

Capisci la bellezza della tua vita adulta, quando ti accorgi che, se a un congresso, metti gli auricolari e ascolti "La notte" di Salvatore Adamo cantata da Morgan, nessun relatore ti interromperà. Nessun moderatore si rivolgerà a te, interrogandoti sull'argomento, né chiedendoti di che cosa stesse parlando. Non come al liceo.


Geometria

Ci sono pensieri che hanno strane forme. Li immagino di forma rettangolare (perché "parallelepipedo con base sul lato lungo" non mi piaceva). Un pensiero con il lato superiore aperto, su cui poggiare un coperchio su misura. Entrambi i suoi pezzi, potrebbero essere colorati d'azzurro. E per tenerli assieme, potrei farci passare sotto e ai lati, uno spago o un filo, che arrivi fin sulla parte superiore. O magari, al posto di spago e filo, potrei usare un nastro blu. E infine, per rendere tutto più solido, ci farei un bel nodo, sotto forma di fiocco.  Si, sarebbe proprio pensiero davvero bello. Felice. Gioioso. 
Non dirmi che ha l'aspetto di un normalissimo pacco regalo, facendomi notare che, oltretutto, è vuoto.  Non è una scatola. È un pensiero con la Pi maiuscola. Non importa se è vuoto. Perché è il pensiero.  
Che conta.


Lingue straniere

Dicono che imparare una seconda lingua, imparare a nuotare o ad andare in bicicletta, sia molto più facile iniziando da bambini   Farlo da adulti, non è impossibile, ma molto più difficile.   Se è così per nuotare o pedalare, figuriamoci per imparare ad amare.


Metereologia

Certe giornate, così improvvisamente fredde. Che i pensieri, intirizziti, balbettano frasi senza senso.


Cronologia

Sparire, per un tempo lunghissimo. Capace di far dimenticare ogni cosa.  Poi tornare, scoprendo che sulla terra normale, sono passati solamente tre secondi e mezzo.


Astronomia

La coda di stelle dell'Orsa Maggiore, che sbuca ogni tanto dagli alberi, come certi bambini che saltano fuori d'improvviso, per ridere del tuo finto spavento. 
Così quelle stelle disposte a forma di carro, si prendono gioco degli aerei che ci passano attraverso, facendo finta che quella lucetta tremolante, sia un'altra di loro, che muta continuamente la forma della costellazione, ai vostri occhi. Tanto che, se state in silenzio, riuscirete a sentire le loro risate, che fanno eco sull'erba umida, della notte di Ognissanti.


Chimica (Avete presente certi acidi degli anni sessanta?) 

Lo circondo. Lo avviluppo tra le mie spire. Morbido, m'infilo tra le sue pieghe più morbide. Il mio palpito dentro le sue parti più nascoste. Sento su di me le scariche elettriche dei suoi pensieri più intimi. Fino ad affondare, soffocato di piacere. Sentendo ancora, nelle narici, il suo profumo bianco e grigio.  Resto così, ancora ricoperto dalla sua mielina. Disteso su un letto morbido, di assoni e dendriti. A sorridere ai neuroni.

domenica 27 novembre 2016

notifiche




Oggi avevo in mente un pensiero bellissimo. Di quelli che rendono felici chi li scrive e chi li legge. Poi mi sono accorto di avere dimenticato gli occhiali...(è tutto vero, fidatevi...) 



Non ti servono molti attrezzi.  Devi tirare su' quello spigolo. Poi l'altro. Entrambi gli angoli devono essere orientati verso l'alto. Non ti preoccupare della parte centrale: si adatterà prendendo la forma giusta, sporgendo un po'.  Vedrai,  sarà perfetto.  Ti sorprenderai di come sia facile un sorriso.



La prossima volta che qualcuno sarà in ritardo, o vi avrà dato buca, pensate come si senta chi manca un appuntamento non dato.



Prima che sia troppo tardi, iscrivete i vostri figli alla facoltà di Lettere, alla facoltà di Teologia, all'istituto Nautico. Abbiamo carenza di poeti, santi, navigatori. Perché siamo circondati da esperti di Diritto Costituzionale.



Il lavavetri del semaforo sotto casa, ha fatto un salto di qualità. L'ho visto all'incrocio, con il telefonino, che prendeva prenotazioni.   "Va bene, allora. L'aspetto alle 12,42 sulla corsia di destra. Si, certo...un minuto e sarà già pronto per il verde, stia tranquillo..."


Lampeggia.  Non lampeggia.  Lampeggia.  Non lampeggia...
Queste notifiche dei messaggi di Whatsapp, al posto dei petali delle margherite, non danno soddisfazione.


Si. Lo confesso. Sono geloso. Morbosamente. Come si può essere gelosi di uno che si chiama 'Ultimo accesso oggi alle 18.16".


(Una notifica.  Dammi soltanto una notifica. E io sarò salvato.)

calendario del vento


LU

Il vento del lunedì, è come certi piccoli scolari, che non vogliono sentire ragione, nel rifiutarsi di fare diligentemente i compiti. Perché tutti sanno che i venti hanno una direzione da seguire. Una rotta stabilita da un apposito ufficio, individuata facendo ruotare a caso la Rosa dei Venti.  Si può solo deviare leggermente, scivolare in basso o librare in alto.  Ma quello di oggi, è un vento che vuole altro.  Perché i venti possono disegnare cerchi perfetti, ma per farlo devono incontrare un altro spirito indisciplinato. Che spinga in direzione contraria, fino a curvarsi così tanto, da diventare un turbine.  Oggi, seguite la vostra direzione e se incontrerete un altro vento del lunedì, non vi preoccupate, se non disegnerete cerchi perfetti. Lasciate che abbiano la forma di ciò che amate














ME

Cosa vi aspettate, questo mercoledì? Un giorno fatto di cielo. Nuvole come promesse. Morbide davanti a voi. Sparse ovunque. 
A vederle così, di primo mattino, sembrano aspettare soltanto di essere  prese tra le mani, per dare loro la forma che vogliamo. Come certi giocolieri da strada, che fanno cani bassotto, dai palloncini colorati. Forse, durante il giorno, le nuvole fuggiranno, saranno altrove. Oppure si dissolveranno, unendosi ad altre. Alcune non ci saranno più alla fine del giorno. O davvero resteranno con voi, mansuete e sorridenti. Felici di prendere la forma che vorrete dare loro. Questo mercoledì, sapete cosa fare: allungare la mano e scegliere le nuvole che più vi piacciono. Come fossero promesse. Senza perderle. 
Poi, non dite che io e Mercurio, non vi avevamo avvisati.


VE

Venerdì. Come l'approdo dopo un viaggio. Il vostro traghetto si avvicina alla costa. Un abbraccio vi aspetta. Il sabato si alza presto, per andare al mercato e preparare il pranzo, come si fa quando i parenti lontani ritornano. Mentre voi, rapidamente, richiudete la valigia con i vestiti usati della settimana. Distinti frettolosamente da quelli ancora puliti, che non avete indossato. Separati, gli uni dagli altri, dai pensieri infilati a strati. Da mostrare con calma, più tardi, a chi vi aspetta, emozionato, sulla banchina del porto.



ME

Mercoledì di miti e leggende. O di storie vere. Come Medusa, capace di pietrificare gli uomini, posando su di loro, il proprio sguardo. Ma Perseo, stavolta, non staccherà alcuna testa. Perché Medusa non userà i suoi occhi. Le basterà quel suo modo di dire la verità. Lasciandoti beatamente pietrificato. 
Siete avvisati. Ma fatelo lo stesso.


GI

È come per le scie chimiche. Anche per l'origine delle nuvole, esistono due teorie. La prima ritiene che siamo prodotte dall'accumularsi del vapore acqueo, proveniente dagli specchi d'acqua scaldati dal sole. 
La seconda, sostiene, granitica, che siano formate direttamente dalla fuoriuscita di gas, da squarci nelle mongolfiere dei nostri sogni. Perché non abbiamo cucito per bene la tela. O perché abbiamo volato troppo in basso.  Giovedì.  Esprimete con cura i vostri desideri. Volate alti.











MA

L'inverno. Come sentire già ora, il freddo che arriverà. Come scoprirsi al vento gelido che ancora non c'è. Come pensare che alle giornate più corte, corrispondano vite più brevi. Grande inganno, l'Inverno. Che ti arriva dentro, quando ancora non c'è.  Fuori.
(Lo so. Oggi è triste come un campo dopo la battaglia. D'altronde, non può essere sempre Lunedì. E Martedì adempie al suo destino di giorno di Ares. Ineluttabile.)


ME

Dicono che nell'Universo, esistano galassie divenute così piccole, da poter stare nel palmo di una mano.  Stelle e pianeti concentrati a tal  punto, da mutare l'incommensurabile nel commensurabile.  Nessuna immaginazione può andare oltre. Niente di più grande in uno spazio così piccolo.  Poi prendo te, tra le mie mani. Il tuo fare. Il tuo essere. Il Tutto, in un luogo.Che supera la mia immaginazione. Si chiama Mercoledì



GI

Come un tempo, accuratamente, si ripiegavano i fazzoletti di seta. Disposti dentro cassetti  profumati.  Così appaiono certe anime. Minute, cesellate, ben ripiegate. Non può essere un caso, che il nostro cervello, ospiti tutti i nostri pensieri, sentimenti, emozioni, in mezzo alle sue circonvoluzioni. È questo il modo in cui, certe anime, si mostrano a chi non guarda attento e non vede quanto sia ampio, quel morbido lembo.   Giovedì: dispiegate i vostri morbidi tessuti. Senza paura di sgualcirli.


VE

Mi conosce bene, la mia autoradio, quando mi fa sentire quelle canzoni che carezzano la mia anima arruffata. Quando mi parla dei miei amori e mi chiede dove sono andati. Senza aspettarsi una risposta, come i veri amici. Come le donne che hanno scelto di lasciarmi. O come le autoradio. Anche di venerdì. 
(Denti feat. Cellamare)


SA

Una torre spagnola. Cerchi di tufo bianco scalcinato. Sono certo che ieri, proprio qui, davanti a me, ci fosse una porta. L'ho vista, l'ho toccata. Solo un vecchio chiavistello, fintamente poggiato, lasciato aperto da te. Oggi non la ritrovo. Eppure ho girato l'intero perimetro. Ho persino provato a scalfire i bordi della pietra, con un grimaldello di ferro arrugginito. Scivolava via, senza neppure una scheggia. Senza neppure trovare una fessura, un pertugio su cui fare leva. Senza quasi nessuna speranza di poter entrare. Lasciando solo il sogno che sia possibile. Dicono che basti, certe volte, a far riapparire le porte scomparse.






ME

Il sole come fuoco che divora alberi.  
Così oggi, il mercoledì che divorerà il nostro tempo.







GI

E niente...
Questo giovedì è così. 
Potete solo andarlo a cercare sul dizionario. 
Alla voce "collabito" (con l'accento sulla i")



VE

Che lo vogliate o no, il venerdì è un giorno particolare. 
Scelgo con cura le parole. Ne misuro la lunghezza. Ne stimo la trasparenza e il colore, come si fa con i diamanti. Ne sento il peso, tenendole in mano. Perché non siano mai troppo pesanti. Né troppo poco. Perché, poggiate sul letto,  sprofondino leggermente, lasciando il loro segno incavato. Con la forma del desiderio.



















SA

Sabato. 
Vi ricordo che questo è il mese dell"Autunno Metafisico...
Guardo diritto davanti a me,  un mondo del tutto trasparente.  Poso gli occhi su ciò che mi circonda, quasi senza vederlo.  Come gli esploratori indiani, posavano l'orecchio al suolo argilloso, per udire il suono di movimenti lontani. Così io posso vedere e immaginare mondi apparentemente distanti Come fossero pensieri. Tanto vicini da poterli toccare.


MA

Dicono che quella che vediamo in queste ore, sia la Luna che appare più grande, ai nostri occhi, negli ultimi settant'anni. Succede perché la sua orbita è più vicina del solito alla Terra. Io credo invece, che  il cerchio della Luna sia davvero più grande. Magari perché trattiene il fiato, sorpresa dalla Bellezza della Terra, vista da così  vicino. Catturata dalla curiosità di conoscere le nostre storie bellissime. Che si muovono come le maree. 
Oggi che è martedì, guardate da vicino i vostri desideri, fino a toccarli.



GI

Così forte, a volte, questa sensazione, che cerca di strapparmi parole. Mentre io le trattengo con entrambe le mani.
La forza di gravità del giovedì.


VE

Ho sempre voglia di conoscere storie, che stiano aggrappate al mio cuore, con tutto il peso del loro corpo. Correndo il rischio che si strappi. Nel dubbio, tenete il sabato e la domenica, per ricucire il venerdì.



8° 

Nei viaggi delle sei del mattino, ci facciamo compagnia, io e le ultime stelle.  Indecisi entrambi. Le une, se scomparire del tutto nella luce del giorno. L'altro, se dissolvere nella normalità.  Entrambi a scrutare l'orizzonte che verrà. Immutabile. 



Oggi, trovate la parola che cambi il vostro destino. Piccolo o grande.  Che siate stelle o meno.