martedì 30 agosto 2016

l'oro del giovedì




Da tempo, l'inizio del giorno, di un gruppo di coraggiosi e temerarie, viene insidiato dai pensieri del mattino, che arrivano loro, tramite whatsapp. Questa è la raccolta, ordinata (ove possibile) per giorno della settimana.




Il setaccio di ferro. Quello che usavano i cercatori d'oro della fine dell'ottocento. Vite intere passate a setacciare, grammo per grammo, intere montagne e fiumi.  Ho pensato a loro. A quegli uomini consumati, usurati, sgualciti da un sogno. Contro ogni plausibile probabilità.  Ho pensato a loro stamattina, quando ho deciso di rallentare, di arrivare tardi, di allungare il fiume d'asfalto. Perché oggi sono un cercatore. Cerco di dimenticare l'affanno, la fatica, la disillusione. Tra le sabbie silicee del giovedi,  cerco le sabbie d'oro delle emozioni e delle passioni. Affronto il dolore dei muscoli delle braccia e la schiena ormai curva, ma non smetto, stamane, di setacciare ogni parola, ogni pensiero, persino ogni albero che incontro. Trovare minuscoli grani dorati, sarà la mia ricompensa. E non mi importa se, come per i vecchi cercatori, troverò l'oro dello sciocco. Non smetterò di setacciare e trovare emozioni. Per quanto grande possa essere il fiume del giovedì.



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