lunedì 29 agosto 2016

giovedì





Da tempo, l'inizio del giorno, di un gruppo di coraggiosi e temerarie, viene insidiato dai pensieri del mattino, che arrivano loro, tramite whatsapp. Questa è la raccolta, ordinata (ove possibile) per giorno della settimana.




Tutti i miei sogni di ogni notte, si sono sempre avverati.  Dentro altri sogni, in altre notti.   
Buon giovedì.



Non avrei mai voluto che capitasse.  Proprio a me.  Avrei dovuto essere più attento.  Basta un attimo di distrazione. Un istante rapidissimo, in cui non l'ho quasi visto arrivare.  Neppure il tempo di una manovra d'emergenza per evitarlo.  Ho sentito il suono.  Lo spigolo anteriore della mia auto l'ha fatto quasi rimbalzare via, come un piccolissimo fardello. Io mi sono bloccato, come ho potuto. La macchina ferma in mezzo alla strada. Lo sportello spalancato. Ma non lo vedevo. I battiti del cuore acceleravano. La gola si faceva secca. Un altro automobilista che scende e mi chiede che accade, se sto bene. Anche lui ha visto qualcosa. Dice che è sbucato così all'improvviso.  Secondo lui, l'ha fatto di proposito. Forse voleva farla finita. Di questi tempi,  purtroppo,  capita sempre più spesso, con tutti i mutamenti che ci sono. Forse ha ragione l'automobilista.  Potrei placare la mia coscienza. Ma per quale motivo, si suicida un passerotto? 






Vivere una giornata. Con quello strano sentimento. Lo stesso che si prova quando, uscendo di casa, avete la netta sensazione di dimenticare qualcosa. Sapendo che, quando ve ne accorgerete, non potrete tornare indietro a riprenderla. Forse.   Buon giovedì, giorno di Giove.  Pianeta così grande, che perdersi è un attimo.



Avete presente le nuvole, quando non sanno che fare?   Indecise se disperdersi o accumularsi, stanno lassù, cotonose.  È giovedì anche per loro.



Leggevo che da oggi, ogni singolo giorno, sarà più corto di un minuto, rispetto al precedente. Ogni giornata, si vedrà sottratta una parte di sé. A suo discapito e a vantaggio del buio.  Chissà cosa si prova, nel perdere qualcosa che pareva intangibile fino al giorno prima.  Quale sia la sensazione del non ritrovare ciò che si riteneva ci appartenesse.   Chissà se proviamo lo stesso sentimento quando accade anche a noi.  Quando ci rendiamo conto di quel minuto mancante.  O se soffriamo di più, perché nessuno ce lo ha rubato,  ma lo abbiano semplicemente perso.  Per non averlo riconosciuto. Per non averlo amato abbastanza.   Oggi, nel giorno di Giove, facciamolo.  Amiamo ogni minuto del nostro giorno.






Un grande mago.   Vissuto al momento giusto. Nel luogo giusto.  Forse anche nel modo giusto. Creatore, probabilmente, di filtri, pozioni, incantesimi.  Ma soprattutto, inventore di quel minuscolo pulsante con sopra scritto "repeat".  Che sembra una formula magica latina.  Quasi uno scongiuro. Quel tasto che compie la magia.  Esaudire il desiderio, che quell'emozione non finisca mai. Probabilmente quel magnifico e potente mago ha raggiunto altri luoghi o è fuggito con una strega Gitana, come Esmeralda.  Altrimenti avrebbe avuto il tempo di perfezionare l'incantevole magia. Cosi, io avrei potuto prolungare non soltanto John Legend.   Magari mi sarei sentito come oggi.  Su una di quelle vecchie giostre variopinte  di legno.  Ripetendo il giro all'infinito, sperando ogni volta, di riuscire a farti salire.  Play thursday.





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