venerdì 11 marzo 2016

otto marzo

 





 

 
 
 
Se tu potessi leggerlo, te lo scriverei.
Noi siamo ciò che siamo stati.
Noi siamo ciò che siamo stati per gli altri. 
Per chi ci ha voluto nella propria vita.
Ogni volta che perdiamo qualcuno di loro,
perdiamo una parte di ciò che siamo stati. 
Di ciò che non saremo più.

(per R.)
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
8 marzo
 
Noi uomini lo sappiamo. Dovremmo festeggiarle ogni giorno. Non soltanto in una festa comandata. Sono le nostre compagne di vita. Quasi sempre le guidiamo noi, ma sono loro che ci portano, ci trasportano verso luoghi che talvolta, neppure conosciamo. Iniziamo ad amarle per come sono fatte, per le loro forme. A volte arrotondate, a volte spigolose. Poi le apprezziamo per come sono dentro. Motori inarrestabili, capaci di restare assieme a noi per una vita intera. Anche quando le lasciamo per una nuova passione, restano per sempre nel nostro pensiero e magari le incontriamo con un altro uomo, a cui concedono di percorrere un altro tratto della strada.
Forse riusciremmo a vivere senza di loro. Ma è difficile immaginarla, ormai, una vita senza auto.

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