In altri tempi, quando si doveva spiegare a un bambino il mistero della Vita che diventa altro, occorreva sedersi davanti a lui, tenendone le mani.
Gli si raccontava di quei momenti in cui le persone, trascinate lungo la vita da passioni, sentimenti, errori, arrivavano esauste al luogo in cui ogni forza era consunta, come un colletto inamidato rigirato troppe volte. Giunto nelle mani della Signora, che sino a quel giorno, ogni volta aveva trovato il modo di riprendere, rabberciare, ricucirne il bordo. Ma che quella volta, con sguardo pietoso, lo restituiva. Non per gettarlo via, ma con la preghiera di farne buon uso, inventandone una nuova vita. Magari non indosso, ma in un cassetto a cui ricorrere per le necessità della casa.
Ho pensato a questo, mentre viaggiavo sulla strada del ritorno a casa, guardando le campagne dalle vetrate di un pullman, come da studente.
L'ho pensato perché lui non era esausto. Non lo era mai stato, neppure da giovane. E sono sicuro che anche stavolta, come sempre, ha deciso lui.
Gli si raccontava di quei momenti in cui le persone, trascinate lungo la vita da passioni, sentimenti, errori, arrivavano esauste al luogo in cui ogni forza era consunta, come un colletto inamidato rigirato troppe volte. Giunto nelle mani della Signora, che sino a quel giorno, ogni volta aveva trovato il modo di riprendere, rabberciare, ricucirne il bordo. Ma che quella volta, con sguardo pietoso, lo restituiva. Non per gettarlo via, ma con la preghiera di farne buon uso, inventandone una nuova vita. Magari non indosso, ma in un cassetto a cui ricorrere per le necessità della casa.
Ho pensato a questo, mentre viaggiavo sulla strada del ritorno a casa, guardando le campagne dalle vetrate di un pullman, come da studente.
L'ho pensato perché lui non era esausto. Non lo era mai stato, neppure da giovane. E sono sicuro che anche stavolta, come sempre, ha deciso lui.
Nessun commento:
Posta un commento