Stavolta, troverete tutto alla rinfusa, quasi senza senso.
Meglio di niente. Sguazzate tranquilli nelle acque basse.
Incontrarsi, nel luogo dove i pensieri si incontrano.
Dove si danno appuntamento, senza neppure bisogno di dirsi il posto e l'ora.

Pensieri & parole (opere & omissioni)
Una perla di saggezza:
"Ricordatevi che non si ingrassa da natale a capodanno, ma da capodanno a natale" (featuring Martino)
Due regole del wellness:
1) Fate attività fisica. Molta. Moltissima. Anche durante il giorno.
2) Sognate. Vi prego. Sognate molto. Moltissimo. Anche di giorno.
Viaggiare seguendo il movimento del sole, verso la linea dell'orizzonte. Senza capire che così, sarà sempre notte. Senza un'alba. Senza una destinazione. Senza destino.
Per fortuna, non siamo mai abbastanza veloci. E la luce arriva, a illuminare le strade di pianura. Perché se non c'è destino, ci sarà almeno una destinazione.
Nuvole così basse da sembrare montagne, o montagne così alte, da confondersi con le nuvole. Dipende da dove ti trovi.
La vita ha la forma rotonda di una curva sulla strada, all'uscita dalla città. Sarà pure un'illusione, ma è bello vedere che il mondo gira intorno alla tua auto.
Chissà se la Legge della Sincronicità di C.G. Jung, si applica anche ai tergicristalli, che vanno al ritmo di Giorgia. (Solo uno fra tanti)
Dovendo scegliere, tra la poesia delle emozioni e la prosa della realtà, tirate pure la moneta.
Poi riponetela in tasca, senza neppure guardare se sia testa o croce.
E tirate dritti. Tranquillamente.
Cervelli in fuga. Non sempre vanno all'estero. Il mio, ad esempio, cerca solo un posto dove non essere trovato.
Capisco chi vuole sparire. Non del tutto. Non per sempre. Solo in parte. Solo per un po'. Solo metà. Di uno.
Chissà cosa accade quando il giorno inizia, mentre dall'altra parte del mondo, ti trovi al centro esatto della notte. Chissà se i pensieri da svegli, attraversano tutti quei meridiani, come se niente fosse. Chissà se parlano la stessa lingua dei sogni e ci arrivano dentro, direttamente. E chissà se tutte quelle linee che attraversano lo spazio e il tempo, si chiamano Paralleli, per tenere vicini i pensieri, le persone, le vite. Senza allontanarsi.

Dicono che la cometa sia lì. Ma io non la trovo. Non la vedo. Eppure dicono sia vicinissima. Solo un milione di chilometri. Lo so: mi sfiorerà. Esattamente come te. Ma io non la trovo. Non la vedo.
Auguri di buon natale ("del Natale non si butta via niente").
Un miraggio è fatto così. Rovescio il mondo e mi ritrovo con le nuvole sotto i miei piedi, a fare finta che sia neve. E sopra di me, i tetti delle case. Con i comignoli da cui cade di tutto. Fuliggine, carboni ardenti, griglie e spiedi. Vecchietti magri, bambini curiosi. E poi sveglie, angioletti di porcellana, ghirlande luccicanti, lumini con le facce paffute di Santa Klaus.
Quel mondo rovesciato, mi fa pensare alle storie Argentine, dove nevica a Ferragosto, mentre a Natale si va al mare. Mi fa ricordare la mia vecchia enciclopedia del come e del perché, che spiegava come si creano i miraggi, compresi quelli sull'asfalto rovente.
Ed è così che d'improvviso, da quel pavimento nevoso fatto di nuvole, al posto dei pini e degli alberi di natale, sbucano file intere di palme. E mi ritrovo sul lungomare, come fosse Palm Beach. Non è un miracolo. È un miraggio. Di Natale.
Vorrei dirtelo. Perché non so disegnare ciò' che non ha forma.
Ciao. Come va? Possibile che non trovi tempo per me? Firmato: la tua vita.
(Chiamami. Senza usare alcun telefono)
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