Continuo a sentirmi chiedere a chi si riferisca un nome o un storia che scrivo. Continuo a sentirmi raccontare un sacco di film, che le persone si fanno, leggendo queste righe. E io continuo a ripetere che ognuno deve saltarci su e farci un giro. Come se salisse su una giostra a Mirabilandia. Divertitevi. Oggi ho scelto un sacco di materia prima, raccolta nei miei viaggi di andata e ritorno. Un sacco di giostre su cui potete girare. Ognuno ne faccia il miglior uso. Magari, ritrovando o riconoscendo se stesso.
Halloween/uno
Per caso, sapete se ad Halloween, a mezzanotte, le zucche ridiventano carrozze? Perché, nel caso, mi avanzano due topini di campagna.
Santi/uno
È scontato che oggi si pensi a tutti quei Santi, che ci seguono, ci guardano, ci danno una mano. E a volte ci danno un piede, per farci lo sgambetto, facendoci cadere, nel posto giusto, al momento giusto.
È scontato che oggi si pensi a tutti quei Santi, che ci seguono, ci guardano, ci danno una mano. E a volte ci danno un piede, per farci lo sgambetto, facendoci cadere, nel posto giusto, al momento giusto.
Santi/due
Vi posso dire come li immagino, oggi? Come in un grande palazzetto dello sport. Giocatori usciti dal campo. Seduti su una panchina ai lati del parquet. Che seguono la mia partita e quella di tutti gli altri, ancora in gioco. Compagni giovani e vecchi, alcuni usciti per stanchezza, altri per un fallo subito, o per somma di ammonizioni. A volte sono così concentrato, che non mi accorgo di loro. Ma quando riesco a fare un piccolo time-out, li posso vedere, mentre fanno il tifo per me, mi incoraggiano, consigliano, soffrono e gioiscono. Sono sicuro che, a volte, vorrebbero persino essere di nuovo in campo. Sono convinto che qualcuno, a volte, riesca persino a portarsi sulla linea, riuscendo a farsi sentire. E alla fine, l'unica cosa che mi viene in mente, è una frase da film americano. Io gioco. Anche per voi.
Vi posso dire come li immagino, oggi? Come in un grande palazzetto dello sport. Giocatori usciti dal campo. Seduti su una panchina ai lati del parquet. Che seguono la mia partita e quella di tutti gli altri, ancora in gioco. Compagni giovani e vecchi, alcuni usciti per stanchezza, altri per un fallo subito, o per somma di ammonizioni. A volte sono così concentrato, che non mi accorgo di loro. Ma quando riesco a fare un piccolo time-out, li posso vedere, mentre fanno il tifo per me, mi incoraggiano, consigliano, soffrono e gioiscono. Sono sicuro che, a volte, vorrebbero persino essere di nuovo in campo. Sono convinto che qualcuno, a volte, riesca persino a portarsi sulla linea, riuscendo a farsi sentire. E alla fine, l'unica cosa che mi viene in mente, è una frase da film americano. Io gioco. Anche per voi.
Se l'appartenenza a uno Stato, si potesse scegliere come il centro commerciale, e se fosse per me, oggi Market Repubblica Italia, chiuderebbe per fallimento. Per mancanza di clienti.
Montagne russe
Ci sono bellezze, che stanno accovacciate. Le braccia annodate alle ginocchia. E tu senti che non puoi fare altro. Ti pieghi verso di loro, così in basso da poter vedere quel viso già conosciuto. Per riconoscere quella smorfia lieve di dolore, che muta in speranza a forma di sorriso.
Rollercoaster
Vorrei allargare queste giornate sempre più corte. Come si fa con un vecchio pigiama troppo stretto. Cercando di sgualcirlo, per rendere i sogni più confortevoli. Buona serata.
Vorrei allargare queste giornate sempre più corte. Come si fa con un vecchio pigiama troppo stretto. Cercando di sgualcirlo, per rendere i sogni più confortevoli. Buona serata.
Casa degli specchi
Uno sciamano. Ecco, oggi potrei incontrarlo. Sedermi sulla terra, di fronte a lui, circondati dalla pioggia e dalle nuvole nere. A sentirmi leggere il futuro, sui sassolini di quarzo del Sinis. O più semplicemente, guardando il cielo grigio e fertile di novembre.
Uno sciamano. Ecco, oggi potrei incontrarlo. Sedermi sulla terra, di fronte a lui, circondati dalla pioggia e dalle nuvole nere. A sentirmi leggere il futuro, sui sassolini di quarzo del Sinis. O più semplicemente, guardando il cielo grigio e fertile di novembre.
Casa degli orrori
Negli inverni della vita, accade che cerchiamo sentimenti che ci scaldino il cuore. Così come si cerca il calore di un corpo, in un letto ancora freddo. Vi consiglio di tirare fuori un piede per volta, e sbucare fuori dalle coltri. Un po' di freddo vi farà bene.
Negli inverni della vita, accade che cerchiamo sentimenti che ci scaldino il cuore. Così come si cerca il calore di un corpo, in un letto ancora freddo. Vi consiglio di tirare fuori un piede per volta, e sbucare fuori dalle coltri. Un po' di freddo vi farà bene.
Tiro a segno
[19:52 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta blu: il messaggio è stato letto.
[19:53 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta verde: il messaggio vorrei che l'avesse letto e invece manco di striscio.
[19:55 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta rosso: il messaggio sperava che fosse di un altro e invece era il solito appiccicoso.
[19:58 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta giallo: il messaggio è
[19:53 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta verde: il messaggio vorrei che l'avesse letto e invece manco di striscio.
[19:55 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta rosso: il messaggio sperava che fosse di un altro e invece era il solito appiccicoso.
[19:58 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta giallo: il messaggio è
stato letto dal figlio sedicenne che ora potrà avere il motoguzzi regalo della mamma.
[20:01 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta arancio: il messaggio è talmente contorto che sembra scritto da Denti. Riprova l'invio.
[20:01 06/11/2014] WhatsApp introduce la doppia spunta arancio: il messaggio è talmente contorto che sembra scritto da Denti. Riprova l'invio.
Autoscontro
Qualcuno ci ha rubato il bene più prezioso. Ci ha rubato il tempo per parlare. Non ci siamo accorti quando lo ha fatto. Forse di notte, come i ladri.È cosi che le giornate rimpiccioliscono, accartocciate ed io, non ritrovo lo spazio lento di certi pomeriggi d'autunno.
Qualcuno ci ha rubato il bene più prezioso. Ci ha rubato il tempo per parlare. Non ci siamo accorti quando lo ha fatto. Forse di notte, come i ladri.È cosi che le giornate rimpiccioliscono, accartocciate ed io, non ritrovo lo spazio lento di certi pomeriggi d'autunno.
Ruota panoramica
Certe scelte che faccio, mi sembrano lettere che scrivo e imbusto. E poi spedisco a me stesso. Poi sto li', e magari, spero che non arrivino mai al mio indirizzo, scritto sulla busta. Spero che magari si perdano, durante il trasporto. Che finiscano in un altro continente, per l'omonimia delle città. Che il postino sbagli nel consegnarla, o almeno, che cada in bicicletta, subendo un trauma cranico, che gli faccia dimenticare il motivo per cui stava di fronte a casa mia. Posso immaginare ogni cosa, che impedisca alle mie lettere, di arrivare a destinazione. Eppure so che, facilmente, non sarà così. La lettera arriverà alla sua destinazione. Come certe scelte. Siatene certi. O forse no.
(Il mio amore. Non ha un nome. A volte credo non abbia neppure un luogo in cui possa riposare. Forse non è neppure ciò che sembra.)
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