Quando si è ragazzini, il ciuffo non è mai esattamente come lo vorresti. Un brufolo apparso durante la notte, sembra più deturpante della faglia di San Francisco. Il naso a patata sembra più ingombrante della piramide di Cheope, nella piana di Giza. Nessuna delle espressioni provate allo specchio, sembra quella adatta per entrare al bar e avvicinarti al tavolino, dove lei sta seduta con gli amici stronzi.
Nessuno si accorge della differenza. Nessuno noterà se il tuo ciuffo sta mezzo centimetro più a destra o a sinistra. Nessuno vedrà cambiamenti nel tuo profilo, per quel punto rosso sul tuo viso. E il tuo naso sarà il solito naso, sulla tua solita faccia. Capita esattamente così. Te ne fai una ragione. Ti piacerai per come sei.
Poi, un giorno, succedera' di nuovo. Nessuno se ne accorgerà. Nessuno lo noterà. Non ci sarà alcuna differenza. Lo vedrai solo tu, guardandoti dentro un piccolo specchio. Negheranno tutti, se glielo chiederai. E magari cercherai una buona ragione. Il troppo vino. Il poco sonno. Il troppo lavoro. Il poco amore. Alla fine, ti arrenderai, guardando ancora una volta, quel viso che ti somiglia. E te lo dirai, lento, quasi sillabato.
"Sono vecchio".
Nessuno si accorge della differenza. Nessuno noterà se il tuo ciuffo sta mezzo centimetro più a destra o a sinistra. Nessuno vedrà cambiamenti nel tuo profilo, per quel punto rosso sul tuo viso. E il tuo naso sarà il solito naso, sulla tua solita faccia. Capita esattamente così. Te ne fai una ragione. Ti piacerai per come sei.
Poi, un giorno, succedera' di nuovo. Nessuno se ne accorgerà. Nessuno lo noterà. Non ci sarà alcuna differenza. Lo vedrai solo tu, guardandoti dentro un piccolo specchio. Negheranno tutti, se glielo chiederai. E magari cercherai una buona ragione. Il troppo vino. Il poco sonno. Il troppo lavoro. Il poco amore. Alla fine, ti arrenderai, guardando ancora una volta, quel viso che ti somiglia. E te lo dirai, lento, quasi sillabato.
"Sono vecchio".
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