venerdì 8 novembre 2013

have a beautiful day

Mi hanno raccontato una storia. Una storia di sentimenti. Forse una storia d'amore. L'ho ascoltata con l'incanto di un bambino. Ve la descrivo con le parole che mi sono restate. Appiccicate come lo zucchero, sopra le piccole pesche della pasticceria napoletana.


H.A B.D. I

Sono vivo.
Perché tu esisti.
Sono la forma che tu mi dai.
Il suono della tua voce.
Sono il colore che vedono i tuoi occhi.
Sono il lembo di ogni tua piccola ruga.
Sarò vivo, finché troverò ciò che sei.
Sarò vivo, finché tu esisterai.


H.A B.D.  II

Passo al setaccio le tue parole. Le piccole frasi.
Come i cercatori d'oro, nei romanzi di Jack London.
Cerco le piccole gocce brillanti, nei grumi informi.
Certo di trovare ciò che di più prezioso, il mondo abbia  creato.
Con la certezza che l'abbia fatto solo per me.


H.A B.D. III

Guardarsi. E non capire.
Chiedersi ancora una volta, cosa ci sia 
in fondo al nero dei tuoi occhi scuri.
Come un forziere in fondo al mare. 
Di cui possiedi la mappa. 
Ma che non porterai in superficie.


H.A B.D. IV

Sarebbe così bello. Essere capaci di costruire una fionda, come da bambini. Usando i nastri di caucciù.
E saper tirare i pensieri, come sassolini. Saper calibrare la forza, per farli arrivare alla tua finestra. Farli battere sul vetro, senza mai romperlo.







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