lunedì 25 novembre 2013
scritte a mano
Con la punta delle dita, tocco il vetro freddo, davanti a me.
Esattamente sopra quella stella, che scompare sotto il mio polpastrello.
Intere costellazioni, si oscurano dietro la mia mano sinistra.
Persino la cintura di Orione, scompare al suo passaggio.
Si direbbe che siano forti, le mie mani. Se non avessero conosciuto le tue.
Si direbbe che siano invincibili. Se non ti avessero perso,
nel buio delle costellazioni gemelle.
Ti penso. E ti scrivo.
Continuamente.
Ma sulle buste,
che chiudo accuratamente,
metto ogni volta,
nomi e indirizzi differenti.
Inesistenti.
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