sabato 7 settembre 2013

w.app (otto)


04:00 A.M.


Muto. Come quando cerchi di urlare nel sogno.
Sordo. Come il dolore che non senti
finché il sole non arriva al tramonto.
Sabbie immobili, che nessuna mappa riesce a indicare.



Come la mano untuosa e tesa, del minatore,
che cerca di salvare il suo compagno.
Così tu, avrai scampo, solo se la tua forza saprà
trattenere quelle dita, che scivolano via nel nero del carbone.



(Alle quattro del mattino, quando non riuscite a riprendere sonno, avete solo due scelte: guardare retequattro, o scrivere di queste cose.)

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