Agiti placidamente le mani. Mi serve un po' della tua pazienza. Della tua caparbietà. Della tua logica. Poi, mi tornano in mente Cisco e Lydia. Lui già studente universitario. Non troppo brillante, non troppo alto, non troppo magro, non troppo bello. Lei, liceale del quinto anno. Non troppo alta, non troppo magra. Adeguatamente bionda. Sufficientemente intelligente. Discretamente bella. Modicamente ruvida, nel rispondere ai complimenti dei coetanei.
Le serate d'agosto,
sembravano così fresche, dopo una giornata passata a quaranta gradi. E si poteva
finalmente riattaccare i cervelli, smettendo di fare i messicani. Loro due non
erano una coppia, né probabile, né improbabile. Però erano entrambi garbatamente
petulanti. Era uno spasso intellettuale, sentire i loro duetti verbali. Almeno
fino a che, immancabilmente, uno dei due prendeva sù. Girava i tacchi e
mollava l'altro, compagnia compresa. Come quel mese di agosto in cui lei, nonostante tutto, era stata rimandata a settembre (do you know "rimandata"?). Rimandata in latino. E nella solita chiacchierata notturna su calcio (Piero), moto (Sandro), politica (Carlo), musica (Roberto), arrivarono Cisco e Lydia. Lei aveva appena scoperto di avere un amico latinista, su cui contare per avere ripetizioni gratuite, in vista dell'esame. Lo racconto ancora, quell'ultimo duetto estivo. Lo racconto spesso. Perchè non ho mai dimenticato le espressioni così naif, di entrambi.
- Allora? Hai deciso? Mi farai le ripetizioni di latino?- Certo! Ti ho già risposto diciotto volte.
- Bene! Iniziamo domani stesso?
- Si. Va bene. Però....
- ... Però?
- Guarda, che vorrò avere una ricompensa simbolica.
- Che sarebbe?
- Un bacio.
- Ah! Beh... Chissà che mi pensavo.
- Allora, siamo d'accordo. Ripetizioni per te, bacio per me.
- Si. Va bene. Però....
- ... Però?
- Se poi l'esame non lo passo comunque?
- Te lo restituisco.
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