venerdì 5 luglio 2013

sindrome

Non sopporto quel suono.
È come sentire lo strappo di una tela. Robusta fino a un momento prima. Poi la vedi davanti ai tuoi occhi. Lacerata.  Inerme.  E se anche ti rifiuti di guardare. Se anche distogli lo sguardo.  Quel suono lo senti, mentre qualcosa che appartiene alla tua vita, viene stracciato via.  Accade ogni volta che qualcuno mi lascia. E anche se mi consola l'idea che comunque, mi possa restare vicino, anche se in un modo diverso, io mi preparo a ricucire quel pezzo strappato. Cercando ago e filo in qualche cassetto di una vecchia credenza.
È strano come il destino, possa avere nomi così complicati: sindrome mielodisplasica.

(A chi, quando avevo sedici anni,  mi ha fatto conoscere la birra con il sidro)


P.S.
(I meloni retati di conad, quando li apri, sono come i casi della vita. Certe volte hanno un sapore da frutto esotico. Altre volte, sanno di cetriolo)

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