sabato 6 aprile 2013

quando piove a bosa

Scusate l'interruzione, ma oggi alle ore quattordici, ho potuto guardare il telegiornale regionale della Sardegna. Un utile servizio sullo stato di degrado, delle case popolari di Bosa. Muri scorticati, calcestruzzi lacerati, ringhiere mangiate dalla ruggine, infiltrazioni di acqua a ettolitri. Il giornalista e il suo operatore di ripresa, indagano, mostrano, illustrano, il desolante degrado di quelle abitazioni. Illuminano scantinati fatiscenti, appartamenti scrostati, crepe mastodontiche. Poi salgono all'ultimo piano, per mostrare l'abitazione di una signora sola ("mai stata moglie, senza mai figli, senza più voglie"?). L'intonaco dell'intero soffitto, divorato dall'acqua. La signora che riferisce dell'acqua piovana, che, senza pietà, penetra all'interno. Il giornalista è giovane, ma conosce bene il proprio mestiere. E' consapevole dell'importanza del proprio compito di denuncia sociale. E quando la povera vecchina, racconta dei rivoli d'acqua che cadono nella sua sala da pranzo, pone la domanda che vale tutto un telegiornale. "Quando piove, come fate?". Domanda lecita. Ma non certo per un Bosano (*).
 

(*) Per chi non ha mai avuto una fidanzata di Campeda, va ricordato che da secoli, la saggezza popolare, tramanda il detto: "Fai come fanno a Bosa: quando piove, ...lasciano piovere"

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