Vi capita di sentirvi soli? Ne ho paura.
Il mio meccanico è stato di parola. Con la valvola nuova, la mia auto sfreccia via sulla statale. All'inseguimento di niente. Come un gattino nero che gioca con l'aria, cercando un piccolo topino che non c'è.
Ora sono qui. Bloccato. Immobile. Motore acceso. Cuore fermo. In una foto aperta, come uno sportello grigio.
Diceva così, quel vecchio medico di pianura. "Forse non è iniziato tutto qui. Ma da qui il vento ha iniziato a soffiare. Da questo luogo ne ho sentito il suono. Come da bambini, quando si soffia con le labbra strette a cerchio, dentro la bottiglia.
Sono arrivato. Sono esattamente la', dove neppure un passo è concesso. Dove Icaro ha visto sciogliere le sue ali, fatte con la cera. Ma io non cado. Rimango sospeso. Come un sospiro trattenuto. Un respiro tolto. Un fiato mozzato. Come un bacio mai dato".
E' vero: medici e meccanici, non curano solo le malattie e le auto.
Sono arrivato. Sono esattamente la', dove neppure un passo è concesso. Dove Icaro ha visto sciogliere le sue ali, fatte con la cera. Ma io non cado. Rimango sospeso. Come un sospiro trattenuto. Un respiro tolto. Un fiato mozzato. Come un bacio mai dato".
E' vero: medici e meccanici, non curano solo le malattie e le auto.
(Faccio scorrere il tempo. Così poi posso dire che è troppo tardi.)