domenica 22 luglio 2012

attesa imbarco

Mi scuserai se faccio il saputello. Ma è qualcosa che mi piace condividere (non nel senso di fb).  Lei si chiama Shibata Toyo. E' una signora giapponese, che ha iniziato  a scrivere poesie a novant'anni. Adesso ne ha cento. Io ne ho la metà e aspetto in aeroporto, leggendo il libro di poesie della centenaria giapponese, che ho preso l'altro giorno. Con la mia matita gialla, con le tabelline stampate sopra, ne ho segnato alcune. Ne ho scelte tre, che ti ricopio qui sotto.
 ''Quando qualcuno mi ha fatto una gentilezza, io l'ho depositata nel cuore. Nei momenti tristi l'ho tirata fuori e ho riacquistato il buonumore. Anche tu metti da parte le gentilezze e abbine cura ancora più dei soldi della pensione."
"Solo in seguito, mi accorgo quanto le mie parole feriscano involontariamente le persone. E allora di corsa mi addentro nel cuore di queste persone e mentre chiedo scusa , con la gomma da cancellare e con la matita emendo le mie parole."
"L'acqua calda versata dal bricco è simile a parole soavi. Le zollette di zucchero del mio cuore nella tazza teneramente si sciolgono."

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